Isola di Montecristo

L'isola di Montecristo è la più protetta dell'arcipelago Toscano, una riserva naturale biogenetica su cui può sbarcare soltanto un numero limitato di persone l'anno.
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Montecristo un tempo era chiamato Oglasa. La leggenda racconta che San Mamiliano, vissuto nel V secolo, patrono dei naviganti, sia stato fatto prigioniero e venduto come schiavo. Riuscito a fuggire sopra una nave di pirati, li convertì durante la navigazione e li portò con sé come ferventi cristiani. Per strane vicende finì a Oglasa, dove un drago terrorizzava gli abitanti: lui lo vinse e passò il resto dei suoi giorni in solitudine e penitenza, rinominando poi l’isola in Monte di Cristo.

Ancora visibile la grotta dove si dice che il santo abbia soggiornato. La leggenda parla anche di un favoloso tesoro, che ha ispirato a Dumas il famoso romanzo “Il Conte di Montecristo“. Oggi l’isola è la più protetta dell’arcipelago, una riserva naturale biogenetica su cui può sbarcare soltanto un numero limitato di persone l’anno.
Conviene mettersi in lista presso le poche compagnie di navigazione turistica che hanno il permesso di attracco e aspettare con pazienza.
La fascia di tutela biologica impedisce non solo l’attracco ma anche la pesca e la navigazione in prossimità della costa.

L’aspetto dell’isola è imponente, con i 645 metri del Monte della Fortezza, un blocco di granito che deve il nome ad un forte costruitovi dagli Appiani, signori di Piombino. Numerose le insenature rocciose, da Cala Maestra a Cala Corfù, Scirocco o del Diavolo, nomi che evocano paesaggi aspri. Grazie alla protezione di cui ha goduto in tutti; questi anni, Montecristo è la più selvaggia perla dell’Arcipelago Toscano, abitata per lo più da capre, conigli; selvatici e dall’endemica vipera di Montecristo.

L’isola di Montecristo vista dall’Elba

Dove si trova Isola di Montecristo

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